Capitolo 6 - Analisi di un approccio innovativo: Mitigation of Obsolescence Cost Analysis (MOCA).
6.2 Input e output del MOCA5.
Gli input richiesti dal software per realizzare la previsione dei costi di supportabilità sono:
- Elenco delle LRU, popolazione e costo unitario;
- Baseline del sistema;
- Dati di obsolescenza;
- Restrizioni;
- Piano di produzione;
- Eventuali design refresh già programmati.
Analizziamo ora più in dettaglio questo mero elenco di necessità.
L'input basilare richiesto dal tool MOCA per iniziare la simulazione è la bill of materials ovvero la lista parti
corrispondente al sistema da analizzare e una imputazione dei vari componenti a livello di scheda: in altre parole,
il software ha bisogno di sapere quali dispositivi elementari compongono il sistema e come questi vengono raggruppati
a livello superiore per formare le LRU costituenti l'oggetto.
Informazioni complementari, ma non per questo di minore importanza, sono il coefficiente di impiego di ogni singolo componente,
il prezzo d'acquisto, eventuali restrizioni di specifica, la presunta data di obsolescenza e una proposta di piano di mitigazione
dell'obsolescenza attuabile per ogni dispositivo.
La presunta data in cui ogni componente diventa irreperibile sul mercato viene determinata con tool appositi, sviluppati
e venduti dalla TACTech, basati sul modello previsionale descritto nel Cap. 5 Par. 5.2.
Siccome tale informazione è affetta da una certa incertezza, ogni data è trattata effettivamente come una distribuzione
di probabilità i cui l'utente del MOCA definisce forma e caratteristiche.
Nella seguente illustrazione viene mostrata l'interfaccia grafica tramite la quale vengono forniti gli input al software.
Figura 6.2: Interfaccia fra utente e tool MOCA.
Come si vede nella Fig. 6.2, nel campo "Obs. Date Dist." della maschera "Part Description Data" viene specificata, appunto,
la distribuzione di probabilità con cui trattare la presunta data di obsolescenza dei componenti.
Ultimo set di informazioni in input, ma non in ordine di importanza, riguarda il piano di produzione, sia in termini di
nuove unità del sistema in esame, se è un prodotto ancora in produzione, sia in termini di spare parts; inoltre vengono segnalati
al tool eventuali date di design refresh gia programmate di default.
Gli output ottenibili con l'uso del MOCA sono:
- Risultati di tutti i possibili casi attuabili, fino ad un prefissato numero di design refresh, durante il ciclo di vita del sistema;
- Azioni da implementare in ogni piano e relativa schedulazione;
- Life Cycle Cost.
In maniera più esaustiva, posso dire che il software fornisce la lista di casi possibili, da attuare durante la vita operativa
del sistema sotto analisi, implementando il numero massimo di azioni di design refresh; tale dato viene specificato
dall'utente come preferenza.
Per ogni eventualità viene fornita la lista di azioni da realizzare e la loro schedulazione nel tempo.
Il piano di design refresh migliore viene scelto in base al cost di attuazione; in base a quest'ultimo viene poi condotta una
analisi di life cycle cost, mediante software commerciali (Price H/HL).
- 5: P. Sandborn, P. Singh,. Electronic part obsolescence driven product redesign planning, IJAMS International Journal of Advanced Manufacturing Systems, Volume 7, Issue 2, 2004.